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Rhythmic poem on the earthquake

Anonymous poem explaining the causes of the earthquakes (XII century) from the Vatican Library.

Carme ritmico sul terremoto, XII secolo

Se il terremoto mi fosse del tutto noto
potrei parlare veramente del moto della terra,
ma poiché non conosco bene ciò che riguarda lo spazio mi chiedo
se io sia veramente competente trattando ciò che sia da insegnare.
Che imparino le genti le cause che producono il moto.
Raccontano i vati che, sotto la terra esistono cunicoli
nei quali i venti sono imprigionati da un grande carcere.
Da queste cavità trattenuti combattono una violente battaglia,
da queste chiusi, lottando agitano
le valli e i monti, la terra trema, i mari ed i fiumi.
In queste situazioni vacillano le menti degli uomini temendo la fine.
Questa descrizione chiarisca il moto della terra,
però in migliore modo procede la filosofia
la quale, sulla base dell’insegnamento di Platone, mostra che
i corpi sono composti nei venti dai quattro elementi.
Questi cambiano col tempo mentre vengono attenuati.
La terra viene scavata dall'acqua, una volta indebolita e attenuata
ha corpo rarefatto, e al contatto con 1’acqua si liquefà.
Affonda portando la forza di sufficiente umidità,
finché si rassoda e ammorbidita si apposta.
Scende molto in basso facendo grandissimo tumulto
e mentre scende tende verso 1’inferno.
Vengono scisse le torri, scosse le mura.
Per questo trema la gente timorosa, temendo la morte immediata,
di essere sommersa o condotta sotto una di loro.
Per questo le preghiere del popolo rivolte al Cristo facciano in modo che dallo
stesso destino ci salvi, fin tanto che infuria la bruciatura della carne,
finché non saremo giusti, che per il peso del peccato
non ci tragga 1’inferno ma quel luogo celeste
e che quegli spaziosi atri di Dio a noi siano luoghi di riposo.